Perché si sente un “botto” quando c’è un terremoto?

Chissà quanti stamattina alle 5 di stamattina si saranno svegliati di soprassalto, soprattutto in zona #RomaNord perché il letto gli si stava muovendo sotto e qualcuno ha sentito un forte botto corredato da tuoni per un temporale che arricchiva la scenografia. Poco dopo il #terremoto , come avviene spesso  mi sono arrivati una raffica di messaggi e di domande di tutti i tipi. Ora mi voglio soffermare sulla questione del “botto” come lo ha definito qualcuno. Intanto, come ho sempre raccontato, il terremoto che sia sulla terra o su un altro pianeta o satellite, è il chiaro segnale di vita e di evoluzione del pianeta stesso. È la manifestazione fisica della liberazione di #energia accumulata nel corso del tempo dalle rocce compresse o dilatate da movimenti a piccola o grande scala all’interno della #crostaterrestre. Quando questa energia si libera per uno spostamento di una massa di rocce dal punto di frattura si produce un’onda come quelle del mare e del suono, e si proponga nel materiale che attraversa. Propagandosi nel terreno provoca quei sobbalzi che noi avvertiamo e che ci fanno muovere di conseguenza il letto il lampadario e tutto il resto se stiamo in casa. Logicamente l’onda si propaga un po’ ovunque. Quando quest’onda arriva in superficie e si trasferisce nell’aria può diventare #ondasonora . Potremo quindi paragonare il nostro terreno ad un enorme altoparlante che trasferisce le vibrazioni all’aria facendoci sentire la musica della terra. Quelle che sentiamo sono le onde più veloci quelle che vengono chiamate ondeP che sono le prime ad arrivare dalle zone profonde dell’ipocentro. Le altre onde le ondeS sono quelle che invece provocano lo scuotimento del terreno e che sentiamo o meglio avvertiamo anche negli oggetti che ci circondano. Il rombo si potrebbe sentire quindi nella zona dell’epicentro anche per sismi di bassa magnitudo e somiglia a un’esplosione o un colpo secco.
Se avete sentito un boato ma eravate lontani dall’epicentro probabilmente era il temporale a mettere il suo carico di suggestione. D’altro canto anche quel suono è dovuto ad espansione dell’aria dopo un #fulmine che produce un’onda d’urto che si manifesta col #tuono

Dottor Stellarium

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