Salvaguardiamo il cielo stellato

Si è conclusa ieri la settimana dei cieli bui #internationaldarkskyweek istituita dalla International Dark-Sky Association (IDA). Ma il problema dell’#inquinamento luminoso è un problema globale e lo sappiamo bene perché dalle nostre città ormai non vediamo più di 15 – 20 stelle e ci accorgiamo del #cielo solo quando appare una #luna imponente nelle notti di plenilunio.
Proprio per questo ho pensato di creare un nuovo format che a breve vi presenterò per districarsi tra le poche stelle superstiti sopra le nostre città.
Ora questa potrà sembrare una velleità di romantici amanti del cielo che vorrebbero vedere le stelle “addirittura” dalle città. Non ci rendiamo conto che in realtà l’inquinamento luminoso è un problema molto più vasto che va a colpire anche il nostro sonno e gli ecosistemi che ci circondano. Pare che l’inquinamento luminoso stia aumentando a un tasso due volte superiore a quello della crescita della popolazione e l’83% della popolazione mondiale vive sotto un cielo inquinato dalla luce. Questi sono dati diffusi dalla dark Sky association e proprio per questo ha istituito la International Dark Sky Week, che è stata dal 5 al 12 aprile. Ma la sensibilizzazione continua oltre la settimana prescelta e per questo voglio parlarvene oggi dopo sette giorni intensi di eventi.
Basterebbe verente poco per garantire una corretta illuminazione e di conseguenza una ottimizzazione delle nostre risorse. Questo ci permetterebbe non solo di goderci appieno le stelle ma anche di evitare danni seri agli ecosistemi notturni che subiscono grandemente l’effetto di questo inquinamento di luce. Molti classici animali notturni che dormono di giorno e sono attivi di notte confondono la notte con il giorno con gravi conseguenze.
Ma l’effetto negativo è anche per molti anfibi e rettili che bloccano addirittura i processi riproduttivi senza l’aiuto della notte. Pensate alle tartarughe marine che schiudono le uova nel buio della notte e i piccoli trovavano la via del mare con il riflesso della luce sulle acque adesso sono confusi e vanno in tutt’altra direzione. Per non parlare degli insetti, che interrompono la catena alimentare. Insomma dobbiamo fare qualcosa per migliorare

Dottor Stellarium

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